A scuola con la LILT

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  1. A scuola con la LILT
    Sentendosi lontani dalla malattia, gli adolescenti sono il target più difficile per parlare di cancro. Ma la prevenzione deve iniziare da subito. Per questo la LILT ha sviluppato, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, una nuova modalità sperimentale educativa: il progetto Prevenzione-Azione.
    Concepito nel settembre del 2007, il progetto porta direttamente gli operatori LILT negli istituti scolastici.
    E’ la scuola infatti il set ideale in cui i ragazzi -forti di relazioni interpersonali vissute giorno per giorno- possono creare facilmente discussioni su nuovi temi.
    La scuola è il luogo in cui decidere nuove azioni finalizzate ad un impegno comune. Il progetto parte da qui. E porta con sé un assunto: il segreto per parlare ai teen-ager è il coinvolgimento.
    Per questo motivo sono stati pensati diversi strumenti partecipativi (video, proiezioni, giochi di ruolo) per veicolare dati scientifici aggiornati e un repertorio di buone pratiche di prevenzione. Il tutto è compattato speciali kit didattici trasportabili che consentono di far capire ai ragazzi come bisogna comportarsi per non rischiare di ammalarsi.
    In novembre il progetto è sbarcato anche in Emilia Romagna.
    A Rimini, infatti, si sono incontrati 72 ragazzi scelti tra le classi terze delle scuole secondarie di secondo grado che hanno partecipato al progetto, per sperimentare e testare la validità dei quattro moduli didattici e delle diverse tipologie di insegnamento del kit. Gli studenti sono stati quindi guidati a “giocare” con le attività e, con dei video, sono stati stimolati emotivamente a confrontarsi con la loro personale esperienza di malattia.
    La seconda parte del modulo ha voluto fornire ai ragazzi alcune risposte attraverso la conoscenza scientifica della malattia: dalla terminologia, agli aspetti medici più semplici, fino alle “false informazioni” che spesso si reperiscono attraverso un uso non consapevole di internet.
    Il risultato è stato incoraggiante: i ragazzi hanno tutti avuto desiderio di saperne di più sulla malattia neoplastica e hanno riprodotto anche diversi elaborati grafici e plastici.
    D.ssa Giorgia Buselli, Responsabile Coordinamento e Progetti LILT
    www.legatumoribologna.it

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