Perché Tu Vali! You Worth!

1 commento:

  1. PERCHE' TU VALI!
    Mi sembra sempre stranamente bello, a sentirlo, ma a Bologna sono talmente tante le associazioni di volontariato che persino le istituzioni faticano a sapere quante ce ne siano esattamente. Si parla di circa 600 associazioni, forse sono di più; di sicuro, non di meno. E molte di queste includono come fascia di esecutori e fruitori persone di giovane età. Sarà per questo che la nostra città è stata scelta come una delle sedi del progetto You Worth? Mi sa di sì!
    L’Unione Europea ha creato questo workshop per favorire il dialogo e lo scambio di idee e collaborazioni tra queste realtà così importanti non solo da noi, ma anche all’estero. Realtà incentrate su questa volontà dei ragazzi, le nuove generazioni di cui tutti parlano male senza nessun vero motivo, di vivere dedicando un po’ del loro tempo libero agli altri, senza necessariamente ottenere nulla in cambio. Io e una mia collega Angelo siamo andati alla sala del Baraccano tutti i giorni, dalla mattina al tardo pomeriggio, dal 3 al 7 febbraio. In tutto eravamo una sessantina di ragazzi, trenta dall’Emilia-Romagna e trenta da Francia, Inghilterra e Grecia.
    Il clima è stato fin da subito allegro, familiare.

    Siamo stati per questi giorni a stretto contatto, e quando ci siamo divisi nessuno l’ha ammesso, ma tutti ci sentivamo un po’ tristi.
    Perché abbiamo condiviso appieno le nostre esperienze nei nostri diversi settori, raccontandoci storie che fanno ridere, riflettere, ragionare. Talvolta con entusiasmo, talvolta con timidezza (ogni tanto ci scappava; del resto, ci conoscevamo da poco).
    Così ho scoperto che ci sono associazioni come la Ludoteca Vicolo Balocchi, che vuole dare una mano ai genitori che magari non sanno come relazionarsi attraverso i giochi coi loro figli; come i Creativi108, che attraverso il fare arte cercano di contrastare il disagio che viene naturalmente con la crescita, prevenendo sbocchi potenzialmente pericolosi; come i Giovani e Assessori, dislocati in vari comuni provinciali, dove i giovani sono davvero protagonisti, direttamente coinvolti nell’organizzazione e nell’amministrazione di eventi e attività.

    E anche da oltreconfine le suggestioni arrivano potenti: il Community Service Volunteers inglese, fatto dai giovani, rivolto ai giovani, si occupa di insegnare, attraverso una vasta gamma di mezzi, il vivere civile; in Francia si responsabilizzano i ragazzi nel voler creare nuove attività, specialmente solidali o ecologiche; in Grecia si lavora per creare una sana coscienza politica nelle nuove generazioni.
    E questa non è che la punta dell’iceberg. Un iceberg caldo, entusiasta, pieno di intraprendenza.
    Per rendere la nostra vita più solare, sicuramente.

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